CHI HA FERMATO NATALE?

 

I cuccioli dei marziani, come ogni mattina, guardano da lassù in cima e battono le mani tutti in coro: «Che sole caldo, che vento dolce! La neve brilla di luce ma l’uomo non è mai in pace».

«Troppo bella la terra, ma c’è sempre una guerra!», conclude il più piccolo di tutti.

«Coraggio: chi trova un bel raggio che scovi d’incanto il pianeta più distante nel buio manto dell’immenso spazio circostante?», sentenzia d’un fiato il più vecchio e attempato che si crede sempre il poeta onorato della compagnia.

E allora di nuovo tutti insieme, via a vagare per tutto l’universo. E vola e poi vola, torna e ritorna, cerca e riprova; finalmente: nulla è perso. Eccolo più strano che mai, il pianeta lontano; e di nuovo il più furbo e piccolino scava, scava come un gattino nella buccia grossa e spessa e poi, che ressa!

Improvvisa meraviglia per tutta la ciurmaglia: ecco comparire in fondo al crepaccio, nientemeno che Il Nocciolo del Tempo. Che visione, che portento!

«Lo afferro, lo prendo, lo blocco. Lo fermo anzitempo ma sempre in tempo sul tempo che tocco!»; esclama felice il più piccolino che in un attimo con quel gesto diventa un gigante.

Il Tempo si ferma, frena dovunque e sulla terra comunque è un giorno di festa: è Natale dell’anno che c’è, di quel che sarà e dell’altro che stato c’è già. Incantesimo, felice sortilegio: festa e ancor festa per ogni nuovo gesto e tutto, ma proprio tutto si placa; si arresta!

Da quell’attimo preciso e distante, la pace regna sovrana in ogni vicenda umana e marziana.

«Ma questo che anno è?», chiede il solito vecchio che ormai è diventato troppo vecchio per starsene zitto.

«È l’anno che non c’è!», risponde il più piccolino, e questo lo sa anche ogni bambino della terra; «Ma ci sarà mai un anno senza guerra?».

 

 

scritta e ideata da Claudio Quinzani

illustrazione di Cristina Palumbo

 


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